Le lavagne

LE LAVAGNE



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L’uso delle lavagne è antichissimo. È però variato nel tempo sia il materiale di scrittura, che il supporto.

Attualmente si sono affermate presso le scuole ed i centri didattici solo alcuni tipi di lavagne ed è di questi che parleremo, facendone evidenziare i pregi, i difetti, e le indicazioni.

TIPI DI LAVAGNE

1.    lavagne magnetiche;

2.    lavagne pannografiche;

3.    geopiano;

4.    lavagne a gesso.

1.    LAVAGNE MAGNETICHE

Sono le più facili da utilizzare. Sono formate da un supporto metallico, ed è possibile esprimersi graficamente, anche se in modo rudimentale, mediante una serie di sbarrette magnetiche di varia grandezza e colore.

Se con queste lavagne, vi è una limitazione nella varietà e nella morbidezza dei tratti, tuttavia hanno il pregio di far percepire in modo più pregnante sia lo spazio che viene delimitato che le forme rappresentate.

2.    LAVAGNE PANNOGRAFICHE

Tali tipi di lavagne sono costituite da un panno speciale sul quale si fanno aderire figure varie ricavate da fogli vellutati o immagini, che si trovano in commercio già ritagliate, di vario tipo: geometriche, alfabetiche, figurative, e così via.

3.    GEOPIANO

Questa lavagna è formata da un supporto in legno o plastica, con numerosissimi chiodini regolarmente distanziati, per accogliere degli elastici colorati.

Tenendo questi elastici tra i vari chiodini è possibile ottenere varie figure.

Queste lavagne servono soprattutto per la comprensione e la rappresentazione delle forme geometriche. Ma è possibile, allo stesso modo, rappresentare anche altre immagini.

4.    LAVAGNA  A GESSO

Osservazione e valutazione               

Se il bambino dipinge con i pennarelli utilizzando le tre dita, e se la pressione che esercita nello scrivere non  è eccessiva, potrà utilizzare questo mezzo che, con tutti i suoi pregi e difetti, continua ad essere presente in maniera capillare in tutte le scuole del mondo.

Indicazione                  

L’uso del gesso sulla lavagna richiede che le mani abbiano una buona presa sulle tre dita, in quanto il gesso tende a saltare ed a rompersi con facilità.

Notevoli sono i vantaggi:

  •    l’uso di un materiale naturale come il gesso, dà al bambino delle sensazioni emotive più pregnanti.

  •    La sua forma lo aiuta ad una buona presa digitale.

  •    Il rumore aggiunge alla percezione visiva lo stimolo uditivo nella rappresentazione mentale del disegno grafico.

  •     È facilmente cancellabile, quindi permette una continua utilizzazione del supporto.

  •     Il costo del materiale è modesto.


Ricordiamo che oltre alle lavagne nere di  ardesia, esistono in commercio altre lavagne, più leggere, meno costose, in plastica colorata o altro materiale, su cui si può scrivere con gessi speciali o speciali penne a feltro.

Tipi di attività            

Gli esercizi possibili sulla lavagna sono numerosi. Ne elenchiamo qualcuno più specifico:

  • Le piste. Disegniamo sulla lavagna con bei colori una pista. Il bambino, al quale abbiamo consegnato un gesso piccolo, potrà percorrerla tutta, da una parte all’altra.

Le piste possono essere di varia forma: dritte, ondulate,  ad angolo.                                                     

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La progressione nelle difficoltà sarà attuata tenendo presente alcune considerazioni:

➢    Una pista larga è più facile da percorrere rispetto a una stretta.

➢    È più semplice seguire le linee verticali che quelle orizzontali.

➢    Le curve ad angolo sono più difficili di quelle larghe.

Solo successivamente metteremo degli ostacoli sulla pista, che il bambino non dovrà toccare ma aggirare.

  •     Le storie figurate. Disegniamo sulla lavagna una fiaba, ad esempio "Cappuccetto rosso", rappresentandone i punti salienti ( la casa di Cappuccetto Rosso, il bosco, il lupo, la casa della nonna. Subito dopo raccontiamo la fiaba, e chiediamo al bambino di disegnare la strada che Cappuccetto Rosso percorre per andare da un punto all’altro. Lo stesso potremo fare per numerose altre fiabe. Naturalmente quando Cappuccetto Rosso si “riposa” anche il bambino si fermerà, e se “corre”, anche il bambino disegnerà velocemente la strada.




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  • La pista. La strada proposta da Marian Jenks Wirth, è rotonda, ed ha un diametro di cm 60 circa. Ha lo scopo di “ rinforzare i muscoli che servono per scrivere e coordinare i loro movimenti con gli occhi: rendere questi movimenti elastici e fluidi”. Stimola inoltre la distinzione tra destra e sinistra. La macchina è rappresentata dal gesso che non deve attraversare nessun tracciato. Si danno al bambino degli ordini semplici che deve eseguire, per esempio: “ la macchina corre, va piano, va verso la porta, verso la finestra, inverte la direzione,  va a zig zag, si ferma, riparte”.


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  • Il cane e lo scoiattolo. Anche questo gioco è proposto dall’autrice sopra citata. Da una parte della lavagna disegneremo la cuccia del cane, nella parte opposta l’albero dello scoiattolo. Se l’educatore che fa lo scoiattolo segnerà sulla lavagna, con dei puntini, la strada che percorre scappando, il bambino, che fa il cane, con il suo gesso ricalcherà i puntini ripercorrendo lo stesso tragitto. 


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  • Per  altre idee di disegni di prescrittura da fare effettuare sulla lavagna si consiglia di utilizzare le schede di prescrittura. Tali disegni vanno riprodotti e ingranditi dall’insegnante, e completati dall’alunno.

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