I risultati di “Voglia di crescere”

I risultati di “Voglia di crescere”

 

      http://www.cslogos.it/uploads/images/ALTRE%20IMMAGINI/ANI007.GIF     Tutti i bambini che ? stato possibile seguire costantemente nel Centro Studi Logos di Messina  e per i quali ? stata possibile effettuare almeno una verifica sono stati osservati mediante l’utilizzazione di vari strumenti: osservazione diretta, scale di sviluppo, test  di “performance”, test d’intelligenza, test proiettivi, test carta e matita ecc.

 

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Per ottenere un parametro il pi? obiettivo possibile abbiamo, nel nostro studio, pensato di utilizzare, nelle verifiche successive, soltanto i retest delle prove strutturate.

In particolare sono stati utilizzati i seguenti test:

Matrici progressive di Raven serie A. – AB – B – 1947

N.E.M.I  – Nuova scala metrica dell’intelligenza.

Goodenough – La valutazione dell’intelligenza attraverso il disegno.

T.P.V.- Test di percezione visiva e integrazione visuo-motoria.

Le verifiche sono state effettuate dopo un tempo variabile da 3  a 17 mesi.

Per ogni bambino si sono determinati:

L’et? cronologica iniziale (E.C.I.)

L’et? di sviluppo iniziale (E.S.I. )

Il rapporto di crescita iniziale (R.C.I.)

Al momento della verifica si ? rilevato il tempo trascorso dalla prima osservazione sottraendo, dall’et? cronologica attua-le, l’et? cronologica iniziale. Si ? determinata inoltre la crescita del minore, sottraendo dall’et? di sviluppo attuale, l’et? di svi-luppo iniziale. Dal rapporto di questi due parametri abbiamo ot-tenuto il  rapporto di crescita attuale (R.C.A.).

Infine, sottraendo da questo R.C.A il rapporto di crescita iniziale (R.C.I.), si ? ottenuta la differenza del rapporto di crescita (D.R.C.)

L’esame di questo dato conclusivo e cio? l’esame della differenza del rapporto di crescita ci ha indicato, anche se solo in forma numerica e schematica, la valutazione sull’attivit? svolta.

I dati dei retest in parte positivi ed in parte negativi vanno da un minimo di -0.67  fino ad un massimo di + 6.86.

Ci siamo chiesti quali motivi possono aver determinato alcuni punteggi molto elevati, nettamente discordanti rispetto ai punteggi medi. La causa pi? attendibile ci sembra possa essere ricercata nella situazione di stress presente, in alcuni bambini, al momento della prima osservazione, che inficia, almeno in parte, le loro risposte ai test. Questa vissuto negativo, com’? noto, spesso diminuisce dopo i primi incontri.

Su 32 retest solo in 4 casi (12.5 %) il calcolo della D.R.C. ? risultato negativo.  In questi casi il peggioramento medio della prestazione ? stato di -0.25. Bisogna aggiungere per? che in tutti e quattro i casi gli altri test utilizzati nella stessa occasione hanno dato invece dei punteggi positivi.

Le variazioni in positivo, delle D.R.C obiettivamente rilevate, riguardano  invece l’87% delle verifiche mediante retest. 

Poich? il punteggio medio rilevato nei casi seguiti dal nostro centro ? stato di 1.41, e poich? il quoziente di crescita dei bambini normali ? uguale a uno, si pu? desumere che questi bambini seguiti e opportunamente stimolati sono cresciuti nel periodo esaminato, in media quanto e pi? dei bambini “normali” che ricevono normali stimoli.

I dati dei retest confermano il netto miglioramento clinico riferito dai genitori e dagli insegnanti: maggiore serenit? interiore, migliore collaborazione e dialogo con i coetanei;  maggiori capacit? nel ragionamento logico, nelle abilit? motorie, nel linguaggio e nell’autosufficienza; migliori capacit? nelle attivit? scolastiche.

Non avendo voluto escludere nessun bambino dal programma di stimolazione logico – cognitiva “Voglia di crescere”, non abbiamo potuto avere dei casi di controllo. Pertanto non si ? potuto evidenziare quanto, del miglioramento ottenuto, ? da ascrivere al migliore approccio psicologico ed educativo ad opera dei genitori, degli operatori scolastici e extrascolastici e quanto ? invece dovuto all’apporto del programma di stimolazione in senso stretto.

 D’altra parte, come abbiamo sottolineato pi? volte, il programma “Voglia di crescere” ? fatto si di schede e attivit? di stimolazione logico – cognitiva ma ? soprattutto fatto di  un approccio diverso e  pi? attento ai bisogni psicoaffettivi del bambino. Per tali motivi l’esame per evidenziare quale apporto specifico abbiano dato le due componenti non ci appare in questo momento n? utile n? necessario.       

            I risultati del programma che vi abbiamo presentato ci portano ad alcune importanti conclusioni:

1.    Una moderna societ?, come la nostra, cos? ricca di strumenti tecnologici, di ricercatori e di mezzi economici non pu? accontentarsi di una parziale integrazione ma deve tendere ad eliminare o almeno limitare al massimo l’handicap.

2.    I bambini con ritardo mentale hanno la possibilit? di migliorare notevolmente la loro performance se hanno a disposizione un programma particolarmente attento e coerente con la fisiologia dell’apprendimento.

3.    Non sono necessarie grandi, costose o faraoniche strutture per ottenere buoni risultati nella stimolazione logico – cognitiva, in quanto ? pi? un problema di qualit? dell’intervento e di strumenti adeguati che non di costi.

4.    L’attenzione verso il mondo affettivo relazionale deve essere massima in ogni tipo di intervento e deve includere la presa in carico di tutta la famiglia e non solo del bambino. Devono pertanto essere esclusi tutti gli interventi che tendono a separare il bambino dai suoi genitori e dal suo ambiente, cos? come sono da escludere tutti gli interventi che possono aggravare o aggiungere ansia e tensione al bambino.

 

Tratto dal libro di Emidio Tribulato “Voglia di crescere” Guida per i genitori e gli operatori.

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