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> I contrari senza immagini
> I labirinti
> Linguaggio: associazioni verbali
LE ASSOCIAZIONI DI IMMAGINI UGUALI O SIMILI
Sono le prime a comparire nel programma. Sono presenti infatti già nel livello zero, adatto per bambini di sette - otto mesi di età mentale e si ritrovano fino al livello quinto.
Lo sviluppo delle percezioni è, infatti, molto precoce. Già dopo alcuni giorni dalla nascita i cuccioli di alcuni animali riescono a riconoscere la madre non solo nei confronti degli altri animali ma, all’interno della stessa razza, anche da tutte le altre femmine. Il motivo di questa precoce maturazione delle capacità percettive è dovuto ad una necessità di difesa e di sopravvivenza. Sopravvivono i cuccioli che riescono a stare vicini alla loro madre e quelli che riescono a stare lontani dai predatori e dagli altri animali concorrenti
Pertanto la possibilità della stimolazione logica fino ai tre anni, coincide, in pratica, per lo più con lo sviluppo percettivo, psicomotorio e del linguaggio.
Il bambino manifesta, infatti, le sue capacità intellettive oltre che sul piano motorio, attraverso un’attività rivolta soprattutto all’analisi, confronto e interpretazione della realtà sensoriale
L’elaborazione visiva è molto complessa. Vengono elaborati a livello centrale non solo i colori, ma anche le forme. Vengono estrapolate informazioni che riguardano la presenza o non di linee orizzontali, verticali o oblique, la presenza o non di curve o di particolari; la grandezza di quanto percepito, l’orientamento nello spazio ecc..
Per poter riconoscere l’oggetto viene attuato inoltre il completamento di elementi mancanti o la sostituzione con elementi corretti di quelli considerati alterati. Ogni elaborato passa poi ai centri che tenderanno a collegare tutti i dati ed a dare un significato a quanto visto o udito (centri semantici per il riconoscimento).
Nelle associazioni di immagini uguali o simili viene data una maggiore attenzione alla percezione uditiva e visiva.
Queste schede sono formate da immagini uguali da riconoscere e da associare, che hanno lo scopo di sviluppare nel bambino non solo la percezione visiva, ma anche il linguaggio, i primi processi di astrazione e i fondamentali rapporti spaziali. Con questa attività vengono ad essere effettuate centinaia di associazioni di oggetti, animali e persone uguali o simili, ma vengono anche effettuate associazioni di elementi geometrici uguali per forma, grandezza, colore e direzioni nello spazio.
Il bambino viene inoltre arricchito di numerosi elementi culturali.
L’attività di associare immagini diverse ma legate tra loro da un legame logico nasce, secondo la nostra esperienza, verso i tre anni. Solo allora il bambino riesce a vedere un nesso logico tra immagini diverse. Questa attività in “Voglia di crescere” la ritroviamo dal terzo livello. L’attività di associare un oggetto, un animale, un vegetale o una forma geometrica ad un altro, ricercando un possibile legame logico implica la stimola-zione di processi di astrazione, classificazione ed organizzazione spaziale, basilari per lo sviluppo intellettivo.
In questo programma sono presenti numerosissime associazioni logiche per: uso, funzione, forma, materiale, grandezza, quantità, complementarietà, colore, habitat, direzione, andamento o posizione nello spazio, somiglianza, causa - effetto, parte – tutto, caratteristiche biologiche e fisiche, individuazione dell’elemento mancante, modifiche nel tempo, ricostruzioni di forme in parte cancellate o confuse con altre ecc..
Il confrontare l’utilità, le grandezze, l’uso, la funzione, le caratteristiche di oggetti, animali, vegetali, strumenti, mestieri ecc. caratterizza questo gruppo di schede
Questa attività permette di conoscere meglio gli elementi fondamentali di ogni oggetto rappresentato mentre stimola nel contempo la riflessione sulle varie qualità che possono avere oggetti ed esseri viventi.
Si migliora in questo modo la ricchezza del linguaggio e si affinano le capacità logiche.
Attualmente ritroviamo questo tipo di schede dal quarto all’ottavo livello
In queste schede il bambino dovrà associare tre parole con i rispettivi contrari. Mentre nel gruppo dei contrari senza immagini il bambino dovrà fare affidamento solo sulle parole, nei contrari con immagini, per essere facilitato nella comprensione, accanto ad ogni parola, è stata inserita un’immagine che richiama il suo significato.
Questa attività permetterà al bambino non solo di esercitarsi nella lettura, ma soprattutto di acquisire un vocabolario più ricco di termini e di migliorare la comprensione di quelli già appresi.
Per effettuare correttamente questa attività bisogna tener presente che, in ogni pagina, sono presenti più gruppi di parole. Ogni gruppo è un’unità e dovrà essere effettuato indipendentemente dagli altri.
In ogni gruppo il bambino potrà leggere e associare le parole iniziando da quelle per lui più facili o conosciute.
Era nota fin dall’antichità la necessità di dover attivare importanti meccanismi intellettivi per muoversi bene e risolvere i mille problemi posti da un labirinto. Solo l’eroe furbo e intelligente riusciva a uscire da un labirinto, lo stupido no, in quanto bisognava avere oltre che un’ottima memoria anche l’immagine d’insieme degli spazi, dei percorsi e delle varie possibilità per saper trovare mentalmente e rapidamente la soluzione.
Esercitarsi mediante i labirinti significa stimolare e migliorare non solo le capacità mnemoniche, logiche e l’orientamento nello spazio, ma anche la coordinazione occhio-mano ed il pregrafismo.
La presenza di questa prova d’intelligenza nei maggiori test conferma l’importanza che gli studiosi hanno sempre dato a questa attività.
La conoscenza dell’oggetto avviene gradualmente attraverso varie fasi. Dapprima, attraverso la percezione visiva, abbiamo dell’oggetto una conoscenza formale di tipo globale, quindi viene evidenziato il suo uso, il colore e il peso; in seguito riusciamo a conoscere i particolari di cui è composto e la loro esatta localizzazione. Questi ultimi sono infatti essenziali per completare la conoscenza.
Per evidenziare, ricercare e denominare tali particolari la metodologia che è stata utilizzata in questo gruppo di schede è quella di individuare l’elemento errato presente nell’oggetto rappresentato.
In tal modo il bambino evidenziando questo, riuscirà a migliorare la conoscenza dei particolari degli oggetti che lo circondano e a denominarli.
Il percorrere con il dito una linea che può essere inizial-mente quasi diritta per poi piegarsi e intrecciarsi con altre linee, comporta uno stimolo notevole nella maturazione di varie funzioni riguardanti la percezione, l’orientamento nello spazio, la coordinazione occhio - mano e il pregrafismo.
UTILIZZAZIONE
Per raggiungere tali obiettivi il tracciato va effettuato seguendo correttamente con il dito indice ogni linea in tutte le sue evoluzioni.
I bambini piccoli o instabili tendono ad effettuare i per-corsi in modo molto rapido ma poco accurato. In questi casi è consigliabile aiutarli a controllare la loro motilità facendo precedere, con il nostro dito indice, il suo, che sarà pertanto costretto a rallentare la corsa. In tal modo si migliorerà l’attenzione e quindi anche il controllo motorio.
Nei bambini con insufficienza mentale, nei bambini sordi e in quelli con svantaggio socio – culturale, la comprensione delle parole è limitata ad un numero molto ridotto di queste.
É invece fondamentale per una maggiore ricchezza culturale e quindi anche per una maggiore comprensione sia del linguaggio verbale che del testo scritto, saper riconoscere molti oggetti e verbi per poi pronunciarli. Questo è lo scopo che si prefiggono le schede riguardanti il vocabolario.
I legami logici con cui possiamo collegare gli oggetti, le forme geometriche e gli esseri viventi, sono numerosissimi.
Sono legami di uso, forma, specie, caratteristiche, funzione ecc.
Le categorie logiche che così formiamo, hanno una grande utilità per la crescita intellettiva, culturale e sociale.
Far scoprire ai bambini questa possibilità significa non solo stimolarli alla scoperta delle funzioni più specifiche del pensiero umano, ma anche abituarli a guardare con occhi più attenti e critici la realtà che li circonda. Per tale motivo l’educatore può iniziare a spiegare alcuni concetti basilari e poi fare effettuare la scheda che si riferisce a quei concetti; al contrario può partire dalla scheda per arrivare a spiegare i concetti che sottostanno a questa.
Lo scopo di questa attività è facilmente comprensibile.
Il bambino sarà aiutato a conquistare una buona coordinazione occhio - mano se riuscirà a percorrere le stradine seguendo le loro evoluzioni senza toccare i bordi.
Il bambino piccolo di circa due anni o con instabilità motoria, tenderà ad effettuare il percorso in linea retta, o avrà difficoltà a mantenere il dito al centro della stradina.
Solo quando sarà presente una buona maturazione intellettiva e un miglioramento nell’attenzione e nella serenità interiore vedremo evolversi positivamente anche le sue capacità nel controllo fine – motorio. Questa acquisita padronanza motoria potrà permettergli di seguire in maniera più corretta l’andamento di stradine sempre più strette e tortuose.
Nelle traiettorie, a differenza che nei labirinti e nei percorsi, non esiste una strada già tracciata o delimitata da seguire. Questa via bisognerà immaginarla, pensarla, costruirla mentalmente, osservando la direzione delle frecce.
La “direzione” parte dall’arco o dalla freccia punteggiata di nero e, seguendo i vari elementi, arriva al bersaglio. Non sono ammesse “ scorciatoie” !
In questo caso quindi, più che nelle altre schede, vengono ad essere stimolati i centri corticali superiori deputati all’orientamento nello spazio e alla coordinazione occhio -mano.
In queste schede sono presenti tre brevi frasi da collegare per il loro significato a tre immagini.
Gli scopi sono diversi:
Il primo è quello di stimolare la comprensione dei nomi e delle espressioni linguistiche presenti nella frase che si possono riferire a persone, oggetti o animali. Ciò porterà, naturalmente, a una maggiore ricchezza del vocabolario del bambino.
Il secondo scopo attiene invece alla lettura. In questo caso, sti-molare l’allievo alla comprensione del brano letto, fa superare la lettura strumentale e quindi lo avvia in maniera rapida e sicura verso una lettura significativa. Inoltre, la lettura di brevi frasi, può aiutare il bambino a superare la lettura sillabata.
Infine, terzo scopo, nel momento in cui vengono richiesti l’uso, la funzione, il significato o le caratteristiche dell’immagine presentata, abbiamo la possibilità di aiutare il bambino a sviluppare sia gli elementi culturali che il linguaggio espressivo.
La stimolazione del linguaggio espressivo viene enormemente facilitata se il bambino viene stimolato ad esprimersi attraverso un’immagine da commentare.
Le schede per il linguaggio espressivo sono numerose e distribuite in vari livelli.
Parole singole: terzo livello.
Uniamo due parole: quarto livello.
Le azioni: quarto livello.
Singolare e plurale: quarto livello.
Le caratteristiche: sesto livello.
Frasi brevi: sesto livello.
Azioni in due tempi: sesto livello.
Frasi lunghe: settimo livello.
Frasi con caratteristiche spaziali: settimo livello.
Frasi complesse: ottavo livello.
In una prima fase l’immagine potrà essere commentata con l’aiuto delle domande poste dall’educatore. In un momento successivo dovrà essere il bambino ad effettuare senza alcun aiuto una frase completa.
Frase di suggerimento e controllo.
La frase scritta serve all’educatore per suggerire una frase simile o per verificare che il commento verbale del bambino sia completo. Non è necessario pertanto che il minore dica la medesima frase ma soltanto che esprima un concetto della stessa complessità di quello scritto. Naturalmente, se i bambini sanno già leggere, la frase di suggerimento andrà coperta con un foglio di carta.
Inoltre, mediante lo stimolo delle stesse immagini, il minore potrà scrivere sul quaderno le frasi corrispondenti, dapprima copiandole e, successivamente, senza la guida del modello. In un momento successivo la frase di suggerimento potrà servire per effettuare l’autocorrezione. Queste ultime attività sono particolarmente utili a tutti i bambini che hanno difficoltà a scrivere correttamente e ai bambini sordi.
In questo gruppo sono rappresentati numerosi soggetti che riguardano la realtà vicina al mondo del bambino (fig. 63).
Si evidenziano tre obiettivi principali:
a) Il primo riguarda la conoscenza dell’oggetto rappresentato, con conseguente arricchimento della memoria semantica.
b) Il secondo obiettivo si propone una corretta pronuncia del nome dell’oggetto.
c) Il terzo obiettivo è quello di riuscire a formulare il nome inserendolo in una frase minima.
Lo stesso soggetto è presentato due volte per stimolare la generalizzazione del concetto e per migliorare la dizione.
LINGUAGGIO: SINGOLARE E PLURALE
La capacità di denominare gli oggetti e distinguere verbalmente l’unicità o la molteplicità, avviene in una fase di maturazione valutata intorno ai tre - quattro anni, pertanto è stata inserita al quarto livello.
Tale capacità verbale è molto importante per la crescita linguistica, pertanto è bene utilizzare delle schede appropriate, in cui sono raffigurati uno o più elementi da riconoscere e pronunciare usando il singolare o il plurale.
Queste schede di linguaggio hanno lo scopo di ampliare la frase minima nel modo più semplice possibile: unendo con una congiunzione due parole e quindi utilizzando due nomi.
Questa attività è stata inserita al quarto livello.
In queste schede, inserite nel quarto livello, sono presenti numerosi soggetti che compiono un’azione
Per procedere in maniera adeguata si faranno vedere le immagini una alla volta e si chiederà di commentarle riferendo sia il soggetto che l’azione da questo compiuta.
Per aiutare la costruzione di ogni frase si potranno fare delle domande che saranno, inizialmente, di tipo descrittivo; successivamente si aiuterà il bambino ad effettuare una frase completa in cui sia presente l’azione compiuta dal soggetto.
LINGUAGGIO: LE CARATTERISTICHE
In queste schede, inserite al sesto livello, sono presenti numerosi soggetti che possiedono determinate caratteristiche o particolari.
Si chiederà di commentarli riferendo il soggetto e una delle sue caratteristiche.
Scopo di queste schede, inserite al sesto livello, è quello di stimolare il bambino nella costruzione di una breve frase partendo dallo stimolo di un’immagine.
La costruzione di queste frasi potrà essere effettuata anche mediante una serie di domande.
LINGUAGGIO: FRASI CON CARATTERISTICHE SPAZIALI
In queste schede, inserite al settimo livello, sono presenti numerosi soggetti con varie e diverse collocazioni nello spazio.
Lo scopo è quello di far commentare l’immagine mediante una frase in cui gli elementi descrittivi di tipo spaziale siano i più corretti possibili.
Per procedere in maniera adeguata si faranno vedere le immagini una alla volta e si chiederà di commentarle cercando di costruire una lunga frase.
In queste schede sono presenti delle scene che il bambino dovrà descrivere con ricchezza di termini e particolari, inserendo, se è il caso, anche osservazioni di tipo interpretativo come le sensazioni ed emozioni espresse dai protagonisti.
Tratto dal libro di Emidio Tribulato "Voglia di crescere" Guida per i genitori e gli operatori.
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