Il genitore autoritario
E’ arrogante.
• Ha difficoltà ad amare i figli.
• Ha difficoltà ad ascoltare i moti del loro animo, non riesce a vederli come persone e come
individui portatori di idee, riflessioni, progetti.
• Ha bisogno di difendere lo status quo, giacché ogni cambiamento lo mette in crisi.
• Vede la famiglia come istituzione totale. La paura verso l’ambiente esterno lo spinge a
segregare i figli all’interno di questa.
• La tolleranza nei confronti degli errori, delle disattenzioni, delle mancanze è molto ridotta.
• E’ pronto alla repressione, al castigo, alle punizioni, alle restrizioni in maniera smodata.
• Spesso ha un carattere poco socievole, perciò lo stato di conflitto con gli altri è sempre notevole.
• Ha difficoltà a pazientare per questo esplode facilmente aggredendo con violenza.
• Vede l’autorità come esercizio illimitato del potere che serve a sfruttare la persona ad essa asservita.
• Non ammette discussioni, ma solo cieca obbedienza.
Per tali motivi ha difficoltà ad effettuare un vero dialogo e a comprendere le necessità e i bisogni dell’altro. Questo lo porta a modellare personalità dipendenti, o con atteggiamenti di rivolta e aggressività. Con tali atteggiamenti egli impedisce l’interiorizzazione delle norme.
Le conseguenze dI eccessive limitazioni, costrizioni e frustrazioni possono portare all’inibizione, alla chiusura o ad atteggiamenti reattivi ed aggressivi sia nei propri confronti sia verso il genitore tiranno e gli adulti in genere.
Tratto dal libro "L'educazione negata" di Emidio Tribulato. Per richiedere questo libro clicca qui.