ANZIANI

Latest Tips & Tricks About Baby Care

Credibly benchmark worldwide applications before a plug play processes dramatically.

Associazioni logiche

 

 
Valutazione attuale:  / 9 
ScarsoOttimo 

 http://www.cslogos.it/uploads/images/ANZIANI/ASSOCIAZIONI%20LOGICHE%203L%20-%204L.jpg

Nel preparare un programma base per la terza età, abbiamo pensato agli anziani che hanno bisogno di recuperare le capacità intellettive che si sono ridotte o appaiono offuscate, ma abbiamo anche pensato di aiutare tutte quelle persone della terza età che, pur avendo conservato buone capacità di memoria, percettive e di ragionamento logico, vogliano rallentare al massimo e, se possibile evitare, il normale decadimento delle varie funzioni cerebrali dovuto all'età avanzata.  

Per fare ciò abbiamo, almeno in parte, utilizzato il contenuto del conosciuto Programma Base per lo Sviluppo Logico e Cognitivo "Voglia di crescere" adattandolo alle caratteristiche e alle esigenze dell'anziano. A queste abbiamo aggiunto numerose schede originali.

Abbiamo, pertanto chiamato questo programma "Voglia di essere", proprio per sottolineare la voglia presente in tutti gli anziani di avere ed utilizzare al massimo le proprie capacità intellettive.

 

 

 In questo programma sono presenti numerose attività

 

 

 

 

 

MEMORIA (Volume primo)

 

Lo sviluppo della memoria avviene in genere parallelamente allo sviluppo logico. Ma anche questa capacità va educata e potenziata in maniera specifica. La difficoltà in questa attività diventa maggiore quanto più alto è il numero degli oggetti da ricordare e quanto più tempo trascorre tra la presentazione dell’oggetto e il loro ricordo.

 La modalità da noi scelta, permette la stimolazione della memoria visiva e uditiva sia a breve che a lungo termine.

 Per scaricare le schede di "Memoria - Volume 1" Clicca qui

 

 

 http://www.cslogos.it/uploads/images/animate/frattali78.gif

 

 

 

ASSOCIAZIONI DI IMMAGINI UGUALI

 

 

 

Le schede che qui presentiamo sono formate da immagini uguali da riconoscere e da associare, che hanno lo scopo di stimolare nell’anziano non solo la percezione visiva ma anche il linguaggio, i processi di astrazione e i fondamentali rapporti spaziali.
Con questa metodica l’anziano viene arricchito di numerosi elementi culturali.
In tali schede sono presenti delle immagini, nella parte alta, da associare con quelle corrispondenti nella parte inferiore.
Queste schede, preparate appositamente per l’anziano, sono doppie. Nella prima, sotto l’immagine, è presente il nome dell’oggetto. Questa scheda è stata chiamata scheda con aiuto verbale.  Nella seconda vengono riproposte le stesse immagine ma non è presente il nome, scheda senza aiuto verbale. Giacché le capacità di lettura vengono conservate anche in uno stadio abbastanza avanzato di demenza, l’anziano potrà utilizzare questo strumento per ricordare il nome dell’oggetto. Nella scheda senza aiuto verbale invece, sarà costretto ad utilizzare solo la sua memoria.
Il gruppo di schede: ogni gruppo è formato da cinque schede doppie, in totale quindi dieci schede.

 

Per scaricare "Associazioni di immagini uguali" Livello 1 CLICCA QUI

 

 Per scaricare "Associazioni di immagini uguali" Livello 1 bis CLICCA QUI

 

Per scaricare "Associazioni di immagini uguali" Livelli 2-3-4-5 CLICCA QUI

 

http://www.cslogos.it/uploads/images/animate/frattali78.gif

 

 

 

 

 

 

ASSOCIAZIONI LOGICHE SCHEDA A

 

Per scaricare "Associazioni logiche" prima parte 

CLICCA QUI

 

 

Per scaricare "Associazioni logiche"seconda parte CLICCA QUI

Associazioni di immagini uguali

 

Le schede che qui presentiamo sono formate da immagini uguali da riconoscere e da associare, che hanno lo scopo di stimolare nell’anziano non solo la percezione visiva ma anche il linguaggio, i processi di astrazione e i fondamentali rapporti spaziali.

Con questa metodica l’anziano viene arricchito da numerosi elementi culturali.

In tali schede sono presenti delle immagini, nella parte alta, da associare con quelle corrispondenti nella parte inferiore.

Queste schede, preparate appositamente per l’anziano, sono doppie. Nella prima, sotto l’immagine, è presente il nome dell’oggetto. Questa scheda è stata chiamata scheda con aiuto verbale.  Nella seconda vengono riproposte le stesse immagine ma non è presente il nome, scheda senza aiuto verbale. Giacché le capacità di lettura vengono conservate anche in uno stadio abbastanza avanzato di demenza, l’anziano potrà utilizzare questo strumento per ricordare il nome dell’oggetto. Nella scheda senza aiuto verbale invece, sarà costretto ad utilizzare solo la sua memoria.

Il gruppo di schede: ogni gruppo è formato da cinque schede doppie, in totale quindi dieci schede.

UTILIZZAZIONE

PRIMA SEDUTA

I  fase

Nella prima seduta si utilizzeranno un gruppo di schede, cinque schede doppie.

Inizialmente l’anziano leggerà a voce alta, il nome che si riferisce all’immagine di cui si chiede l'associazione e, dopo aver trovato in basso la figura corrispondente, ripeterà lo stesso nome. Nel caso in cui l’anziano non sappia leggere, sarà l’educatore stesso che leggerà il nome.

Subito dopo sarà invitato a ripetere l’associazione ed i nomi nella seconda scheda  senza aiuto verbale.

Nel caso di anziani molto decaduti o poco collaborativi l’educatore potrà tenere, per qualche scheda, la mano di questi in modo tale da incoraggiarlo e avviarlo all’attività associativa.

II fase

Successivamente, il primo gruppo di schede sarà ripetuto almeno tre volte, utilizzando soltanto le schede senza aiuto verbale.

SECONDA SEDUTA

Nella seconda seduta l’anziano ripeterà l’attività proposta e si procederà come nella prima, tranne che le schede da ripetere senza l’aiuto verbale saranno non più cinque ma dieci schede (due gruppi).

TERZA SEDUTA

Nella terza seduta si procederà come nella seconda, ma le schede da ripetere senza l’aiuto verbale saranno quindici ( tre gruppi di schede).

SEDUTE SUCCESSIVE

Ogni seduta successiva si aggiungerà un gruppo fino alla sesta seduta. In questa, si aggiungerà il sesto gruppo di schede e si tralascerà il primo. E così per le sedute successive si aggiungerà un gruppo e se ne tralascerà un altro.

 

 

Per scaricare "Associazioni di immagini uguali" Livello 1 CLICCA QUI

 

Per scaricare "Associazioni di immagini uguali" Livello 1 bis CLICCA

QUI

 

Per scaricare "Associazioni di immagini uguali" Livelli 2-3-4-5 CLICCA QUI

 

Memoria

 

Per scaricare gratuitamente le schede di "Memoria - Volume 1" Clicca qui

 

 

Lo sviluppo della memoria avviene in genere parallelamente allo sviluppo logico. Ma anche questa capacità può essere educata e potenziata in maniera specifica. La difficoltà in questa attività diventa maggiore quanto più alto è il numero degli oggetti da ricordare e quanto più tempo trascorre tra la presentazione dell’oggetto e il loro ricordo.

 La modalità da noi scelta, permette la stimolazione della memoria visiva e uditiva sia a breve che a lungo termine.

Memoria visiva.

Queste schede devono essere fatte  effettuare a due a due, in quanto vengono dapprima presentati l’elemento o gli elementi del primo foglio che bisogna ricordare, e quindi ritrovare, dopo un tempo più o meno lungo, nel secondo, chiedendo semplicemente: “Dov’è l’immagine  o le immagini, o i numeri, che avevi visto prima?”

Naturalmente  se contiamo lentamente fino a cinque, si svilupperà soltanto la memoria a breve termine.

Se invece  tra la prima e la seconda scheda passerà qualche minuto potremo stimolare la memoria a lungo termine. In quest’ultimo caso diremo al bambino “Guarda bene questa immagine e cerca di ricordarla perché poi, fra qualche minuto, ti chiederò di ricercarla”.  Nell’intervallo si potrà effettuare un'altra attività.

 

I due tipi di memoria sono utili e importanti e quindi vanno entrambi sviluppati.

Da tenere però presente che la memoria a lungo termine, richiede maggiori capacità  e quindi questa attività va effettuata in un momento successivo.

In ogni caso, sia nella memoria a breve termine che in quella a lungo termine, quando viene presentata la seconda scheda bisogna evitare di ricordare al soggetto le immagini da ricercare.

 

Riconoscimento e denominazione

In questa attività basta far denominare l’oggetto o gli oggetti presenti nella prima scheda.

Memoria uditiva.

Le stesse schede potranno essere utilizzate per sviluppare la memoria uditiva, tranne quelle che non permettono una buona descrizione.

In questo caso si nomineranno lentamente l’oggetto o gli oggetti, i numeri presenti nella prima scheda senza farla vedere. Il soggetto dovrà quindi ricercare gli stessi oggetti nella seconda scheda, ricordandosi quanto detto dall’educatore.

 

 

 

Anziani ed esercizi di autonarrazione

ANZIANI

ED ESERCIZI DI AUTONARRAZIONE

 

 

Durante il giorno, così come durane la notte, il nostro cervello è sempre attivo. Quest’organo meraviglioso continuamente raccoglie, discrimina, controlla, elabora, memorizza,  le informazione che in ogni momento gli arrivano mediante i sensi o che sono già nelle aree deputate ai vari tipi di memoria.

Spesso, durante il giorno, i nostri pensieri vagano su quanto ci è successo, su cosa fare, o come fare una determinata azione. Altre volte emergono alla coscienza pensieri e ricordi lieti o tristi del passato.

Raramente, però, quando siamo giovani, tendiamo a dare un nome a tutto ciò che facciamo o che cade sotto i nostri sensi, in quanto i nomi degli oggetti, delle azioni, degli animali, delle persone che incontriamo sono già riposti ben saldi nei nostri banchi memoria, e possiamo facilmente ed immediatamente richiamarli.  Ciò purtroppo non avviene con l’avanzare dell’età. Già dopo i cinquanta - sessanta anni facciamo fatica a ricordare alcuni nomi di persone, di oggetti e di azioni e ci accorgiamo che già alcuni di questi nomi si perdono definitivamente, se non sono frequentemente richiamati alla nostra memoria e utilizzati. Ciò gradualmente può portare ad una graduale e costante perdita del vocabolario che ci è indispensabile nella vita di tutti i giorni, per cui, in definitiva, emergono i sintomi di una iniziale e parziale demenza.

Questi esercizi di autonarrazione che  proponiamo agli anziani, se attuati precocemente e più volte,  durante il giorno,  servono a contrastare la perdita del vocabolario e quindi i sintomi caratteristici del decadimento.

Consigliamo, pertanto,  alla persona anziana nel momento in cui si muove in casa, quando esce per una passeggiata, o quando assiste ad alcuni programmi televisivi, specie quando assiste a dei documentari, di non osservare il mondo in modo passivo ma di utilizzare, gli stimoli che provengono dalla realtà  che lo circonda, in modo attivo, cercando di richiamare alla memoria il nome degli oggetti, degli animali, delle piante, delle persone, delle azioni che cadano sotto i suoi occhi o, in generale, sotto i suoi sensi.

Facciamo qualche esempio.

Nel momento nel quale ci alziamo dal letto spesso compiamo una serie di gesti in modo automatico, senza porre alcuna attenzione a ciò che facciamo. Se, invece, narriamo e descriviamo a noi stessi ogni singolo gesto, richiamiamo dai banchi memoria e contemporaneamente rinforziamo numerosissimi termini che rischiano di andare perduti .

“Mi  alzo dal letto, mi tolgo la giacca del pigiama facendo uscire ogni bottone dalla sua asola, quindi faccio uscire la manica sinistra dal braccio, tirandola con la mano,  faccio lo stesso con la manica destra. Abbasso i pantaloni del pigiama e  li tolgo, prima dal piede sinistro e poi dal destro. Mentre li ripongo sotto il cuscino, li piego accuratamente e noto che il pigiamo che uso attualmente è quello invernale, che mi tiene ben caldo perché è di felpa di lana di colore verde. Cerco il vestito che devo mettere, scelgo quello grigio che ho comprato lo scorso anno insieme a mia moglie Maria e a mia figlia Agnese, nel negozio della signora Laura vicino casa.

Apro il pantalone ed infilo prima il piede e poi tutta la gamba destra. Faccio lo stesso con la gamba sinistra. Abbottono i pantaloni, tiro su la cerniera lampo e stringo la cintura di cuoio. Rimetto nel pantalone il portafoglio, la patente e gli altri documenti. Metto anche un fazzoletto e le chiavi di casa. Scelgo la camicia che si adatta al vestito. Scarto quella rossa, ma anche quella grigia, mi piace per oggi mettere questa bianca che mi è stata regalata da mia sorella Teresa per il mio compleanno.

E così via.

Possiamo fare lo stesso quando usciamo per una passeggiata.

“Oggi la giornata è un po’ fresca, per fortuna ho messo il cappotto color cammello che mi sta molto bene e mi tiene caldo. Ho messo anche il berretto di lana marrone e non ho dimenticato la sciarpa. Cammino sul marciapiede che ha delle mattonelle grigie. Incontro un palo dell’illuminazione spento, altri pali hanno invece le indicazioni stradali. Questo è un divieto di sosta, quest’altro è un divieto di svolta a destra.

 In questo condominio le piante sono molto lussureggianti ; vedo delle rose, un pino, un abete, un cespuglio di rosmarino. L'erba è stata tagliata da poco, forse con il tosaerba che si trova in quest’angolo del palazzo. Vi è profumo di gelsomino. Dove sarà questa pianta che emana questo meraviglioso odore?

 Vi sono molte macchine posteggiate. Questa è una Fiat Panda vecchio modello di color crema, ha il paraurti rotto, forse è stata tamponata! Lo specchietto giallo si intona abbastanza bene con la carrozzeria.  Ha i finestrini ambrati, la targa è sporca di fango, probabilmente il proprietario si è recato in qualche campagna. La fiancata destra è in buon stato, mentre quella sinistra ha una brutta ammaccatura” Ecc..

Il tempo dedicato a questa tipo di esercitazione dovrebbe aumentare con l’età.  

 

La Pet Therapy negli anziani

I benefici che può avere un anziano dalla compagnia di un animale sono notevoli.

Si possono distinguere in:

1) benefici psicologici dati dalla compagnia di un essere vivente che ha ed esprime emozioni, sentimenti, desideri. Emozioni, sentimenti e desideri con i quali l'anziano può entrare in contatto e che lo stimolano a scambi utili per entrambi. E' facile, infatti,  che l'anziano, proprio perché molto spesso soffre di solitudine trovi nell'animale una compagnia affettuosa, discreta ma anche stimolante.  per cui accanto ai benefici dati dal rilassamento l'anziano può trarre anche benessere dall'affetto che tutti gli animali superiori sanno ricercare, esprime e manifestare.

http://www.cslogos.it/uploads/images/ANZIANI/GATTO14.JPG

 

Gli animali che si usano per gli anziani sono solitamente i gatti ed i cani. I primi essendo più tranquilli e con meno pretese hanno una maggiore azione rilassante sulla persona anziana. I secondi, invece, stimolano l'anziano al movimento e all'azione in quanto desiderosi di saltare, correre, giocare non solo in casa ma soprattutto all'aperto. 

http://www.cslogos.it/uploads/images/ANZIANI/004.gif

 

 

Entrambi sono ottimi stimolanti in caso di depressione, tristezza e demotivazione.

2) vi sono poi i benefici fisici in quanto un anziano che si prende cura di un animale è costretto a ad attivarsi sia per accarezzarlo e giocare con lui che mantenere il suo benessere psicofisico: comprare e dare il cibo anche più volte al giorno, provvedere alla sua pulizia, pulire nel caso del gatto la lettiera e la ciotola e, nel caso del cane, uscire con lui per fare insieme una passeggiata.

3) Aiutano la socializzazione. Inoltre, il fatto di prendersi cura di un animale migliora l'autostima ed il senso di responsabilità verso l'altro. Se l'anziano è in una istituzione l'animale da compagnia è anche l'oggetto di discussioni e quindi favorisce la socializzazione con gli altri ospiti e con il personale.

Centro Studi Logos

Diamo ai bambini un grande impulso all'apprendimento, per tutta la vita!

Entra a far parte del nostro Centro per dare sostegno ai bambini e le loro famiglie.
© 2024 Centro Studi Logos. Tutti i diritti riservati. Realizzato da IWS

Seguici

Image